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Urmet: servitizzazione e cloud per un business più inclusivo

Urmet
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Nata nel 1937, da quasi 90 anni Urmet sviluppa soluzioni avanzate per le comunicazioni e la sicurezza. Con una presenza capillare e consolidata in tutto il mondo la sua offerta punta sulla capacità di innovazione e si specializza in tutti quegli ambiti che spaziano dalla home automation alla sicurezza attraverso lo sviluppo di sistemi di videocitofonia, domotica, telefonia, sistemi professionali di antintrusione, videosorveglianza, antincendio, controllo ambiente e accessi.

L'azienda

Nata nel 1937, da quasi 90 anni Urmet sviluppa soluzioni avanzate per le comunicazioni e la sicurezza. Con una presenza capillare e consolidata in tutto il mondo la sua offerta punta sulla capacità di innovazione e si specializza in tutti quegli ambiti che spaziano dalla home automation alla sicurezza attraverso lo sviluppo di sistemi di videocitofonia, domotica, telefonia, sistemi professionali di antintrusione, videosorveglianza, antincendio, controllo ambiente e accessi.

Innalzare la qualità del servizio e lasciarsi guidare dai dati

Per Urmet la valorizzazione dell’edificio, che da sempre contraddistingue il suo impegno, passa anche attraverso la capacità di rendere questo ambiente un luogo sicuro per chi lo abita. La nuova sfida, dunque, mette al centro l’assistenza delle persone fragili attraverso spazi domestici resi sempre più intelligenti, sicuri ed efficienti dall’innovazione tecnologica.

Twiko, la piattaforma data explorer per gli impianti

Per rispondere a questa nuova sfida sociale Urmet si è rivolto a Var Group avviando un progetto che, attraverso lo sviluppo di un servizio digitale cloud native, mira a dare un aiuto concreto ai caregiver che assistono, senza una presenza continua, persone anziane o malate che vivono da sole in casa. L’idea punta alla valorizzazione di prodotti già esistenti attraverso un loro potenziamento che possa ampliarne gli ambiti di applicazione.

I dispositivi di antintrusione, ad esempio, se arricchiti di sensori adeguati e un servizio digitale intelligente, possono trasformarsi in uno strumento per il monitoraggio di ambienti.

In questo modo è possibile raccogliere e rielaborare informazioni relative al comportamento degli utenti per individuare eventuali situazioni di emergenza che, soprattutto quando si parla di persone fragili, significa intervenire tempistivamente e salvare una vita.

Introdurre questo nuovo servizio ha significato per l’azienda cambiare prospettiva passando dalla protezione della casa alla protezione delle persone che vi vivono.

L’utilizzo di tecnologie cloud ha giocato in questo processo un ruolo abilitante, grazie alla raccolta e all’analisi real time di dati in grado di restituire uno spaccato sul comportamento degli utenti ed eventuali situazioni di pericolo (es: la persona è a letto da troppo tempo, è uscita di casa lasciando la porta aperta, ha ricevuto una visita inaspettata, risulta essere troppo sedentaria…).

Il progetto ha quindi visto la realizzazione di “Safety” una web app application (per IoS e Android), costruita su backend cloud native. In questo contesto, Var Group ha giocato un ruolo fondamentale per Urmet, affiancando l’azienda in tutte le fasi e rendendo la soluzione Safety efficace e facilmente fruibile dal pubblico.

Il progetto avviato con un PoC di sperimentazione sul campo ha visto la scelta di un’architettura a microservizi orchestrati in ambiente Kubernetes su infrastruttura Google Cloud Platform e un framework per la gestione reattiva e real time degli eventi sviluppato da Var Group e rilasciato sotto licenza Apache 2.0. Attraverso un modello di autoapprendimento e un approccio event-driven l’applicazione gestisce a livello analitico tutti gli eventi raccolti dagli impianti antintrusione per evidenziare trend o per identificare puntualmente delle emergenze.

Funzionalità real time e modelli di auto-apprendimento rappresentano quindi i due elementi tecnologici cardine di questa iniziativa che vede da una parte l’utilizzo di microservizi per una migliore scalabilità e flessibilità dell’applicazione, e dall’altra l’adozione di data analytics.

I microservizi che girano su un’infrastruttura capace di fare autosizing, sono stati costruiti con una logica molto chiara: evento – condizione – azione. Ogni microservizio, estremamente leggibile e semplice, svolge una precisa funzionalità dando resilienza al sistema.

Il modello di apprendimento, invece, con un tempo di training di due settimane, è in grado di analizzare i comportamenti dell’utente in casa delineandone le abitudini. Una volta attivato può quindi valutare, rispetto al modello di dati costruito, se quello che sta registrando è attinente a una situazione normale o di pericolo. Utilizzando un property store reattivo è infatti possibile azionare un trigger laddove lo scostamento è superiore rispetto alla soglia definita in fase di apprendimento. Tale modello comportamentale quindi non può che essere estremamente personale e costruito sulle singole abitudini di ogni utente.

In Safety la tecnologia non è solo abilitatrice, ma parte essenziale di una nuova value proposition. Questo progetto porta con sé due valori fondamentali: sostenibilità sociale e ambientale.

Safety infatti è una risposta inclusiva alla richiesta di una fetta di popolazione per la maggior parte dei casi non considerata in progetti di innovazione e di digitalizzazione.

Il modello di servitization, invece, ha portato inevitabilmente ad un utilizzo delle risorse più sostenibile e a una gestione dei costi molto più responsabile.

La tecnologia Google Cloud, che ha reso questo progetto ambizioso possibile, ha favorito il passaggio da un Proof of Concept a un Proof of Value.

Pieno controllo e flessibilità grazie all’interconnessione delle macchine in cloud

I risultati pienamente soddisfacenti del POC iniziale ha permesso a Urmet di far evolvere Safety, anche attraverso il sostegno del PNRR nazionale, verso un servizio commerciale per il quale verranno anche sviluppati hardware ad-hoc, create nuove features e implementati ulteriori modelli di apprendimento automatico.

Questo progetto ha portato a molteplici benefici: la capacità di offrire soluzioni di valore e uniche sul mercato unita all’introduzione di nuovi modelli di business a garanzia di un maggior vantaggio competitivo.

L’adozione di un approccio cloud native assicura a Safety una continua evoluzione e un miglioramento costante delle proprie funzionalità, attraverso aggiornamenti e implementazioni rilasciati in tempi brevi sul mercato.

La scalabilità e la flessibilità del cloud, inoltre, hanno permesso di approcciare questo percorso in modo economicamente sostenibile: performance e costi, infatti, sono automaticamente gestiti in base al reale utilizzo, evitando così uno spreco di risorse e costi fissi ingiustificati.

Fondamentali sono stati gli strumenti messi a disposizione da Google Cloud: una piattaforma vicina alla mentalità dello sviluppatore software ricca di tools ha permesso un lavoro di team più efficiente, mentre l’utilizzo del Security Command Center di Google per l’osservabilità degli eventi dell’applicazione ha reso possibile l’adozione di logiche di DevSecOps fondamentali per la messa in produzione del prodotto .

Un continuo viaggio verso l’innovazione

Grazie al cloud e al processo di servitization Urmet potrà crescere come azienda insieme al proprio prodotto.

Il futuro strizza l’occhio a un’espansione del servizio alla produzione e al coinvolgimento di strutture virtuose del settore ospedaliero o ricettivo. Una forte ambizione che richiederà le competenze capillari di Var Group per integrare servizi di supporto, workload più tradizionali e aggiornare software legacy.

Una proof of value in evoluzione che lascia spazio a future logiche di Full Observability e si fonda in un percorso continuo di Cloud Design e Application Transformation in cui la valorizzazione del dato contribuisce ogni giorno a restituire una migliore esperienza all’utente